La solennità della Madonna del Carmine

“Non ti scostare mai dalla Madre tua a Lei confida la tua anima e la tua santificazione; prega che ti gratifichi d’una sua visita speciale”.

(Beata Maria Candida).

La solennità della Madonna del Carmine il prossimo 16 luglio è un appuntamento con la nostra Mamma; è anche un incontro ricco di ogni grazia, già ricevuta o da chiedere, ed è un affidare le nostre invocazioni più intime e urgenti.

La solennità nel Santuario del Carmine è preparata dalla tradizionale quindicina di predicazione, una bella tradizione che risale addirittura alla presenza dei Carmelitani dell’antica osservanza nella nostra città. Quest’anno la festa sarà completa perché si potrà svolgere la processione con la Vergine del Carmine.

L’anno scorso è mancata a tutti! Camminare insieme a Maria è parte della festa, ed è anche un nostro desiderio accompagnare nostra Madre per affidarci a lei e scoprire la sua protezione. Per tutto ciò che abbiamo vissuto in questi anni, la processione è veramente una grazia. Come visitò la cugina Elisabetta, chiediamo a Maria il regalo della sua visita: ne abbiamo urgente bisogno! Ci porti Gesù e rimanga con noi, nelle nostre case, con le nostre famiglie, con i giovani, gli anziani. Già da adesso le diciamo che vogliamo prepararci con tanti desideri di bene che dilatano il cuore per accogliere sempre più le grazie di Dio. Le chiediamo, soprattutto, che ci porti suo Figlio, ci aiuti a riceverlo degnamente e ci insegni a custodire la sua presenza in noi. 

La processione si svolgerà la domenica 17 luglio e si fermerà in tre luoghi significativi per la nostra Diocesi: la Cattedrale, la Chiesa dei Cappuccini e le Carmelitane Scalze.

Nel visitare la Chiesa Cattedrale la Madonna vuole incontrare i suoi figli. La visita di Maria ci ricorda il legame particolare con il nostro Vescovo, il quale proprio un anno fa, il 16 luglio, riceveva l’Ordinazione Episcopale. Fu un giorno solennissimo, tanto atteso dalla diocesi e preparato da mesi di preghiera unanime. 

La visita della Beata Vergine del Monte Carmelo e con lei, tutta la famiglia del Carmelo, vuole esprimere con tutta la Diocesi un vivo ringraziamento al Signore per la Persona e la Missione di Sua Eccellenza.

Risuonano ancora le parole del Vescovo di Caltanissetta, Mons. Russotto, espresse durante l’omelia per la consacrazione del nostro vescovo: “Questa Chiesa si regge su donne sante: la Beata Madre Maria Schininà e la Beata Madre Maria Candida dell’Eucaristia. Questa Diocesi deve imparare da queste due donne e tu Vescovo devi andare alla scuola di queste due donne!”

Quest’anno insieme alla Madonna faremo visita alle due nostre Madri per metterci alla loro scuola. La visita è l’occasione propizia per far memoria della loro vita, della loro testimonianza e della loro eredità.

Presso la chiesa dei Cappuccini, la Madonna visita la Beata Maria Schininà. È stata chiamata per la sua dedizione ai poveri e per l’amore al Sacro Cuore di Gesù, “la madre dei poveri, l’apostola della società, l’angelo di Ragusa”. 

La casa dei Cappuccini è la sede della seconda comunità delle suore del Sacro Cuore. La visita della Vergine è un ringraziamento alla figlia che l’ha imitata nell’umiltà, ed è anche il ricordare che possiamo riconoscere Gesù nei poveri e prenderci cura di loro solo con l’amore del Cuore di Gesù. 

La Madonna del Carmine con i suoi figli e devoti visiteranno il monastero delle Carmelitane Scalze. Sarà sicuramente un momento particolare ricco di intensa bellezza. La vergine sosterà all’entrata della Chiesa e saluterà le Carmelitane, le quali offriranno l’omaggio del canto solenne della Salve Regina. Con il canto imploriamo che la Vergine guardi con gli occhi suoi misericordiosi la famiglia carmelitana, Padri, Madri, l’Ordine Secolare, tutti coloro che si ispirano alla spiritualità mariana dell’Ordine. Chiederemo alla Vergine in modo particolare la grazia delle vocazioni. 

La visita alle Carmelitane continua con una sosta presso la statua della Beata Maria Candida vicina alla chiesa. Il Priore del Carmelo a nome di tutti i padri del Carmelo di Sicilia, offrirà un omaggio di riconoscenza alla Beata. Infatti, è grazie a Maria Candida che i Padri tornarono a Ragusa e in Sicilia. Alla Beata chiederà di custodire e intercedere per la città, per la Diocesi e la Provincia.

La Beata Maria Candida saluta la Vergine dicendole con infinita riconoscenza: “Salve, o Maria, aurora dell’Eucaristia!” e poi guardando al mistero della Visitazione le offre il bellissimo omaggio della fede: “Salve, o Corpo nato da Maria Vergine! O dolci amori, voi ne formate uno solo nel mio cuore: di te, o santo Amore voglio ardere! Gesù mi dà Maria; Maria Gesù! L’Eucaristia mi dà Maria”.  

Ci mettiamo alla scuola delle nostre due Beate chiedendo che ci accompagnino per vivere pienamente la nostra vita cristiana. Sono due Marie, tutte e due con lo sguardo verso la sorgente di amore perenne della vita cristiana: il Sacro Cuore di Gesù e Gesù Eucaristia.

Un antico autore carmelitano sintetizzò la vocazione carmelitana così: “Se vuoi sapere cos’è il Carmelo, ascolta: L’immacolata Vergine Maria concepì la Parola e custodì ogni sua parola”. 

Alla Madonna del Carmine affidiamo il desiderio di vivere in pienezza la nostra vita cristiana, sotto la sua protezione, sapendo che quanti si rivolgono a Maria saranno sempre esauditi.  

“O Mamma, voglio seguire Te, imitare le tue virtù. Voglio essere una “piccola Maria”. 

I Carmelitani Scalzi di Ragusa